Con l’inaugurazione del nuovo Institute for Advancing Science (IAS), Boston Scientific rafforza la propria presenza in Italia e consolida Milano come polo europeo di riferimento per la formazione sulle tecniche e i dispositivi mini-invasivi.
Il nuovo IAS è una vera “fabbrica di competenze” in cui la tecnologia incontra la pratica clinica: un luogo pensato per sostenere i professionisti sanitari nel percorso di aggiornamento continuo e favorire l’adozione di innovazioni che migliorano qualità, sicurezza ed efficienza delle cure.
Con oltre 700 m², il centro è tra le strutture formative più ampie dell’area EMEA dell’azienda. Dispone di cinque sale — un auditorium, una media room, due aule didattiche e un wet lab — oltre a una lounge collaborativa e un parco tecnologico con simulatori avanzati, modelli anatomici 3D e sistemi di realtà virtuale immersiva in grado di riprodurre fedelmente le condizioni cliniche reali.
Lo IAS di Milano fa parte della rete internazionale di Institute for Advancing Science, il programma globale di formazione di Boston Scientific che accelera il trasferimento delle innovazioni dalla ricerca alla pratica clinica.
Solo nel 2025, oltre 1.200 professionisti sanitari italiani — tra medici, tecnici e infermieri — hanno partecipato ai corsi IAS, basati su una metodologia blended learning che integra moduli digitali, simulazioni pratiche e sessioni di follow-up a distanza. L’obiettivo è ridurre la variabilità clinica tra i centri, garantire un accesso equo alla formazione e sostenere la diffusione delle migliori pratiche nell’uso delle tecnologie mini-invasive, nell’ottica di una maggiore sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
Una nuova frontiera per l’innovazione medica
Durante l’evento inaugurale, Alberto Eleopra, Direttore del Dipartimento di Neuroscienze Cliniche e Direttore della UOC Neurologia 1 – Parkinson e Disordini del Movimento, Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano, ha illustrato le evoluzioni nel trattamento dei disturbi del movimento, in particolare della malattia di Parkinson e del tremore essenziale.
In Italia il Parkinson interessa circa 300.000 persone, con oltre 6.000 nuovi casi all’anno, mentre il tremore essenziale coinvolge più di 600.000 pazienti. Grazie alla stimolazione cerebrale profonda (Deep Brain Stimulation – DBS), con pianificazione 3D ed elettrodi multicontatto, è oggi possibile ottenere un controllo fine dei circuiti neuronali e un significativo miglioramento della qualità di vita.
“La DBS non è più una tecnica estrema da utilizzare solo in fase avanzata — ha spiegato Eleopra — ma una possibilità concreta anche nelle fasi intermedie della malattia, per restituire autonomia e benessere ai pazienti”.
La differenza con il tremore essenziale — “non una malattia degenerativa ma un’amplificazione del tremore fisiologico” — rende evidente quanto siano cruciali formazione e lavoro di squadra tra neurologi, neurochirurghi, anestesisti, psicologi e tecnici.
I progressi in cardiologia
La tecnologia è protagonista anche in cardiologia. Silvia Priori, Ordinario di Cardiologia all’Università di Pavia e Direttore dei Laboratori di Cardiologia Molecolare ed Elettrofisiologia Traslazionale dell’IRCCS ICS Maugeri di Pavia, ha presentato i progressi della cardiologia di precisione, con focus sulla mappatura elettro-anatomica a seguito delle terapie geniche che stanno ridefinendo la cura delle aritmie. Tra i modelli di ricerca più innovativi, la Sindrome di Timothy — aritmia genetica ultra-rara — consente oggi di studiare i meccanismi elettrici che collegano cuore e cervello.
“Grazie alle terapie geniche di nuova generazione – ha spiegato Priori – oggi è possibile correggere difetti molecolari con vettori virali modificati. Intervenendo direttamente sul DNA è possibile ridare al cuore la sua normale fisiologia e utilizzando strumenti di mappatura elettro-anatomica possiamo documentare in modo preciso il miglioramento dell’attività elettrica del cuore, dimostrando così l’efficacia del trattamento”.
Le stesse tecnologie sono oggi fondamentali anche per patologie più diffuse, come la fibrillazione atriale (FA), che in Italia interessa tra 850.000 e 1.000.000 di persone. L’ablazione a campo pulsato (PFA), basata su campi elettrici non termici e selettivi per il tessuto cardiaco, riduce i rischi di lesioni ai tessuti adiacenti, accorcia i tempi procedurali e migliora la sicurezza complessiva del trattamento.
Tecnologie mini-invasive: cure più mirate e sostenibili
Le tecnologie mini-invasive rendono le cure più mirate, rapide e sicure, dalla neuromodulazione per il Parkinson alle ablazioni cardiache che “spengono” i circuiti elettrici anomali con mappe 3D e immagini in tempo reale.
In Italia, la loro adozione è associata a tempi di recupero più brevi, minori complicanze e percorsi più efficienti, con impatti positivi sia per i pazienti, sia per la sostenibilità del sistema sanitario.
Alessandro Venturi, Presidente della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia, ha sottolineato come la formazione sia una leva strategica per la sostenibilità delle tecnologie sanitarie e per attrarre e trattenere talenti.
“Serve una nuova alleanza tra pubblico e privato basata su fiducia e obiettivi condivisi. La buona sanità non si misura dal numero di prestazioni, ma dal valore che genera per il paziente. Serve un dialogo strutturato e competente tra amministrazioni, clinici e industria, capace di programmare sugli effettivi bisogni, valutare criticamente costo/beneficio delle novità e qualificare i processi di acquisto, evitando che decisioni complesse ricadano su figure prive delle necessarie competenze tecniche”.
In questo contesto, lo IAS si configura come una facility capace di stimolare e rigenerare la cultura dei clinici, offrendo stato dell’arte e occasioni di confronto per tradurre rapidamente l’innovazione in pratica clinica.
Boston Scientific in Italia
In Italia, Boston Scientific conta oltre 500 addetti, di cui più della metà donne, e collabora con circa 750 ospedali. Il nostro Paese rappresenta oltre il 10% del fatturato EMEA dell’azienda USA.
“La nostra missione è portare innovazione che migliori esiti, comfort e sicurezza per i pazienti, riducendo l’impatto sui percorsi clinici e sulle risorse del sistema sanitario – ha dichiarato Alessandro Albano, Country Leader di Boston Scientific Italia – Con lo IAS, rinnoviamo il nostro impegno a essere al fianco dei medici, offrendo strumenti formativi e tecnologie che permettano di trasferire rapidamente il valore dell’innovazione nella pratica quotidiana”.